Ya llega el otoño, y con el los pocos membrillos que dieron mis arboles. Pero me quedan botes de mermelada desde el año pasado, que no son tan "membrillistas" en mi casa: le parece a ellos que el membrillo clásico falte de "carácter", sin más.
Así que mira, le vamos a dar carácter añadido, toma ya.
Chutney en la cocina india se refiere a un acompañamiento a base de vegetales diferentes (mango, tamarindo, coco, cebolla, manzanas...), especias y, muy a menudo, un acidificante.
Puede ser fresco o en conserva, como el que se prepara con las frutas de otoño, que es exactamente el en que pensé hablando de carácter añadido al membrillo.
Eccolo qui, l'autunno, di nuovo. Si porta appresso poca frutta, i miei due alberi hanno dato, in tutto, una decina di cotogne. E sono stati eroici, con la siccità dell'estate.
In ogni caso ho ancora dei vasetti di marmellata dell'anno passato, che i miei non sono tanto amanti delle cotogne: mancano di carattere, dicono.
E che problema c'è, ce lo mettiamo noi, il carattere, che vuoi che sia!
Il chutney della cucina indiana è una salsa di accompagnamento per le pietanze -o il pane- a base di frutta o verdura, erbe aromatiche e spezie, generalmente legati da un acidificante come il succo di lime o limone. Può essere crudo o in conserva, come il chutney di frutta autunnale. Appunto...
Ingredientes de mi chutney - ingredienti del mio chutney :
1200 gramos de membrillo ya limpio - 1200 grammi di cotogne già pulite
2 cebollas grandes - due cipolle grandi
5 pimientos del pais (facultativo) - 5 peperoni robustini (poco piccante, sono quelli che si mettono sott'aceto, verde chiaro, nel complesso prevale il piccantino al gusto del peperone, si possono omettere senza problema)
600 gramos de azucar - 600 grammi di zucchero
150 ml de vinagre - 150 ml di aceto bianco o di mele
1 o 2 cucharadas de jengibre fresco rallado - 1 o 2 cucchiai di zenzero fresco grattuggiato, al gusto
1/2 cucharadita de sal - 1/2 cucchiaino di sale
1 cucharadita de cominos molidos - 1 cucchiaino di cumino macinato
1 cucharadita de cilantro (granos) molido- 1 cucchiaino di semi di coriandolo macinato
1 cucharadita de jengibre molido - 1 cucchiaino di zenzero macinato
Facultativo, para quien quiera mas emoción, una pequeña guindilla
Facoltativo, per chi ama il piccante, un piccolo peperoncino rosso
No es necesario que cuaje completamente, el vinagre hará que quede una pequeña parte melosa, como se ve en las foto.
Por razones básicamente de sabor evitaría las ollas de cobre y aluminio, por la presencia de vinagre y la cocción alargada.
También se puede pasar con un mixer de tipo minipimer si no os gustan los tropezones.
Estará al punto una vez que el membrillo esté bien blandito y casi todo el liquido haya evaporado, o sea una hora, hora y media.
Mientras tanto en otra olla esterilicé los tarros y los tapones, hirviendo diez/quince minutos a fuego lento.
Se sacan y dejan secar un minuto sobre papel de cocina, se envasa el chutney y se tapa "♬♩caliente caliente ♫♬♩".
Enfriando el aire residuo baja de volumen y el tapon se ahueca, para hacer después el famoso "pop" cuando lo abrimos, de manera que sabemos que mientras tanto, en nuestros botes no entró ni aire ni microbios.
Debería descansar un par de meses a la sombra, para que se desarrollen bien los sabores de las especias.
Pero de los cuatros botes que me quedaron después de regalar dos, hay uno, en particular, que cada vez que paso cerca de la despensa me llama, con voz meliflua, intentando seducirme. Y yo soy sensible...
A ver...
Ho messo nella pentola a pressione elettrica (uno slow cocker andrà anche meglio, evitandoci il lungo mescolamento obbligatorio) la frutta e verdura a tocchetti, spolverato con il sale, le spezie, lo zucchero e l'aceto, mescolato per distribuire, chiuso e cotto, in posizione stufato.
In una pentola a pressione normale preferirei procedere per piccole cotture, per evitare che attacchi al fondo, fino a quando tutti i pezzetti risultino morbidi e si raggiunga la consistenza di una marmellata grumosa.
Nella pentola classica... che ve lo dico a fare, tocca mescolare!
Eviterei comunque il rame e l'alluminio, data la presenza di aceto, più che altro per motivi di sapore. Su quelli di salute non mi pronuncio, che troppo spesso si costruiscono leggende metropolitane prive di fondamento e non è questo il posto né il momento, dico solo che per me, in genere, i problemi sono dati dal cattivo o prolungato uso.
Nessuno vieta di frullare, se non vi piacciono i pezzi, naturalmente.
Verso la fine della cottura ho sterilizzato vasetti e tappi per 15 minuti in acqua bollente, lasciato asciugare l'interno per un minuto, travasato caldissimo e chiuso.
Raffreddando l'aria residua si contrae e il tappo si schiaccia verso il basso.
Dovrebbe riposare un paio di mesi allo scuro, per dar tempo ai sapori di rivelarsi.
Due vasetti li ho regalati, dei quattro rimasti ce n'è uno, in particolare, che mi chiama ogni volta che passo dalla dispensa e mi dice un sacco di cose carine, con quell'occhio da seduttore... bah!
